Escursioni in bici sul lago di Como
Il più “norvegese” tra i grandi laghi alpini offre motivi di interesse molteplici. Stretto e profondo come un fiordo scandinavo il Lario si estende per svariati chilometri dalla Valtellina sino a Bellagio, dove si apre nei due celebri rami di Como e di Lecco.
Sono tantissimi i percorsi che permettono di risalire le pendici delle montagne affacciandosi sulle profondissime acque blu del lago. Il blu così intenso nasconde la massima profondità in Italia per un lago: 416 metri!
RIFUGIO BOFFALORA
Da Pigra, 880 metri di altitudine (da Argegno si arriva in funicolare), si segue la strada per il rifugio Boffalora. La strada sale (ampi panorami sul lago di Como) sino all’Alpe di Colonno. Da lì, passando lungo il versante nord della Cima della Duaria, si giunge all’alpe Boffalora dove sorge l’omonimo rifugio. Oltre il rifugio, si prosegue per cento metri fino ad un bivio dove si prende la strada (in parte sterrata) per Ponna. Da Ponna (870 mslm) si scende a Laino e poi a Claino con Osteno (270 mslm) da dove si costeggiano le sponde del lago di Lugano. Per evitare la statale da Porlezza a Menaggio, all’altezza del Crotto Galbiga, si gira a destra passando davanti all’oratorio di San Maurizio (XI secolo). In fondo alla stradina si prende a sinistra sino a prima di un ponte dove si gira a destra seguendo il torrente Cuccio. Al successivo incrocio si gira a sinistra e, superato, il ponte, a destra imboccando la pista ciclabile che porta alla Casa della Riserva del Lago di Piano (276 mslm). Si segue la sponda del lago attraversando un ponticello in legno e si passano due campeggi. Venti metri dopo l’ entrata del campeggio Ranocchio si prende la stradina a destra che diventa subito uno sterrato che passa dietro al campeggio. Si passa un guado in mezzo ai campi, si segue un letto asciutto di un fiume e si riprende uno sterrato per Bene Lario (377 mslm).
Giunti sull’asfalto si prende a sinistra ed all’incrocio si imbocca via Binadone fino alla statale (località Girandola ed Uniti).
Quattro chilometri separano da Menaggio ed altri quindici chilometri dividono Menaggio da Argegno.
Itinerario di difficoltà medio alta.
MONTE BISBINO
L’impegnativa salita a Monte Bisbino si attacca a Cernobbio, paese vicino a Como, che si raggiunge agevolmente lungo la strada che corre vicina al Lario. Da Cernobbio la salita è pesante: in soli 13 km, infatti, si supera un dislivello di 850 metri. La strada è asfaltata.
Per chi ha già conquistato il monte Bisbino o per chi ama solo lo sterrato, la salita offre un’alternativa: superata Ca’ Bassi invece di raggiungere la sommità del Bisbino si può svoltare in discesa verso rifugio Bugone e poi in saliscendi fino al rifugio Binate.
Itinerario di difficoltà alta.
TRIANGOLO LARIANO
Da Brunate (715 mslm), arrivo della funicolare che sale in pochi minuti da Como, si prosegue a sinistra per prendere subito a destra e passare dalla chiesa. Si sale a San Maurizio (906 mslm) dove raggiunta la piazza si passa sulla sinistra della facciata della Chiesa e si imbocca la mulattiera che sbuca in piazzale Cao. Si passa dal rifugio Cao, Baita Carla, Baita Bondella ed il ristoro del Boletto Fabrizio per giungere alla Capanna San Pietro (1116 mslm). Da qui si segue il “Senteé di Foo”, sentiero dei faggi, che passa sotto il versante nord del monte Bollettone per arrivare alla Bocchetta di Lemna (1167 mslm). Dal valico si giunge alla Bocchetta di Palanzo. Si fiancheggia il versante ovest del monte Palanzone per giungere al rifugio Riella (1275 mslm), oltre c’è una fontana. Arrivati al Cippo Marelli si passano gli estesi prati della Preaola fino alla Bocchetta di Caglio. Raggiunto un gruppo isolato di faggi all’inizio della Braga di Cavallo comincia la difficoltosa discesa alla Colma di Caglio e poi alla Colma del Piano (1124 mslm), detta anche di Sormano. Da questa località si può scendere ad Asso, sede di stazione ferroviaria. La dorsale del Triangolo Lariano prosegue invece sino a Bellagio. Nel continuare la pedalata si abbandona per un breve tratto la Dorsale e invece di scendere al Pian del Tivano si prosegue su uno sterrato che sale all’Alpe Spessola (1237 mslm).
In forte salita si giunge all’Alpe di Terra Biotta (1436 mslm, quota massima): si scende con difficoltà all’Alpe del Borgo (1180 mslm) e poi più agevolmente verso Borgo San Primo.
Passata l’ex-colonia Bonomelli si prende all’uscita dalla pineta si prende a destra uno stretto sentiero. Arrivati all’Alpeggio di Pau, si percorrono una carrabile fino a Rovenza (724 mslm) ed altre ripide discese attraversando Brogno, Begola e Perlo fino a Guggiate, frazione di Bellagio.
Tutto l’itinerario, al 90% su sterrato, misura 30 chilometri.